sabato 30 luglio 2016

Il cappello ti devi levare



Tu, uno come Ugo Piazza non lo uccidi a tradimento.
Tu, uno come Ugo Piazza non lo devi neanche toccare.
Tu, uno come Ugo Piazza non lo devi neanche sfiorare.
Tu, quando vedi uno come Ugo Piazza il cappello ti devi levare.
Il cappello ti devi levare.
Il cappello ti devi levare.
Il cappello ti devi levare.
Il cappello ti devi levare!
(Rocco Musco)

Milano calibro 9



venerdì 22 luglio 2016

Contaminations



Henry Silva, Mark Gregory, Alex Mc Bride, Marina Lotar, Anna Kanakis. Vi dicono nulla?
Riproviamo. Enzo G. Castellari, Ruggero Deodato, Sergio Martino, Luigi Cozzi. Niente?
Quando ero adolescente, non lavorando, di soldi non ne giravano, quindi non andavo spesso al cinema. Sino a quando non li passavano in televisione, film come 1997 Fuga da New York o Blade Runner non riuscivo a vederli, se non dopo mesi o, nella maggior parte dei casi, più di un anno dalla loro uscita.
Mi ricordo bene il “Lunedì film” di RaiUno con le sue produzioni hollywodiane; i film per ragazzi su Italia 1, sto parlando di Breakfast Club, I Goonies, Una poltrona per due, Ghostbuster e Ladyhawke solo per citarne alcuni; o la serie di Zio Tobia con titoli come Halloween e Venerdì 13.
Ma è nel pomeriggio su Rete 4 che venivano trasmesse le cosiddette “chicche”, i cloni italiani delle produzioni americane. Quindi prima di essere testimone della liberazione del presidente degli Stati Uniti dalla prigione newyorkese avevo già visto 1990: I guerrieri del Bronx di Castellari, con i sopra citati Mark Gregory e Alex Mc Bride (al secolo Marco Di Gregorio e Massimo Vanni).
Ora questi film non li trasmettono più e li avevo anche cancellati dal mio database mentale senonché mi è stato regalato un libro che mi ha fatto tornare la voglia di rivederli....almeno alcuni.

Si tratta di “Contaminations – Guida al fantacinema italiano anni 80”, scritto da Daniele Magni che, insieme a Manuel Cavenaghi, è uno dei proprietari di Bloodbuster, il B-movie store aperto nel 1999 a Milano. Hanno iniziato come una piccola videoteca con a catalogo “tutto il cinema dalla B alla Zeta” ed essendo degli esperti nel genere sono riusciti ad ampliare sia la metratura che le attività fino ad avere la loro casa editrice, specializzata soprattutto in dizionari e guide.
Su Contaminations è stato fatto un lavoro certosino prima di ricerca e poi di visione, e da come sono state scritte alcune schede si capisce che, per alcuni film, quest'ultima parte non deve essere stata facile.
E' una vera è propria guida che non ha nulla a che fare con Il Mereghetti o altri libri più seri.
Il “meno serio” che sto utilizzando, in questo caso non è dispregiativo, ma lo considero un punto di forza. La critica fatta non è neutra e non vengono usati giri di parole per farti capire se il film fa schifo oppure vale una visione.
La sensazione è proprio quella di parlare con un amico davanti ad una birra che da letteralmente del “vitello bollito” al protagonista di Urban Warriors oppure che utilizza frasi come “...tanto peggio di così...” o ”...una coloratissima farsa fantascientifica che funge da pretesto per mostrare un po' di tette e culi.”.
E in tutto questo delirio di B-movie futuristici, fantascientifici e postatomici c'è anche chi è stato in grado di creare un film montando gli scarti della saga UFO.
Insomma Contaminations è un libro che tutti gli appassionati di cinema dovrebbero tenere in casa, perché ritengo che se una guida riesce farti tornare la voglia di rivedere dei film che pensavi assolutamente di non voler riguardare, vuole dire che l'autore ha fatto un ottimo lavoro.


Non vedo l'ora d'avere tra le mani un'altra delle loro guide: “Ancora più...cinici, infami e violenti” .