domenica 23 aprile 2017

Basta scrivere dissolvenza




Bo Catlett: Gran bel copione questo "Mr. Lovejoy", c'è solo da cambiare il finale.
Ora ho capito perchè Harry ci tiene tanto. Mi ero accorto che raccontava cazzate dicendo che il copione non era buono. Se lo teneva così stretto che gli avrei dovuto spezzare le dita per levarglielo dalle mani.
Chili Palmer: Oddio, stavo proprio decidendo quale dito spezzarti per farmelo ridare.
Bo Catlett: No, ora ti spiego che cosa sono venuto a fare, sennò tu pensi magari che volevo rubare a Harry qualcuno dei suoi preziosi cimeli ammuffiti.
Chili Palmer: Ma i topi d'appartamento non girano vestiti come te.
Bo Catlett: Harry ti ha chiamato socio, che cosa significa? Il tuo nome non non l'ho mai sentito ne letto sul Hollywood Report, su Variety, da nessuna parte.
Chili Palmer: E' come ha detto lui, siamo in società.
Bo Catlett: Gli hai messo sul piatto qualcosa di consistente?
Chili Palmer: Hai ragione. Me.
Bo Catlett: Qui leggo che porterai Martin Weir per la parte di Lovejoy.
Chili Palmer: Esatto avremo Martin.
Bo Catlett: Come speri convincerlo?
Chili Palmer: Prendo una pistola, gliela punto alla testa, e poi gli dico:"Se  non vuoi morire firma quel cazzo di contratto". E' facile.
Bo Catlett: Mi chiedevo. Ma funzionerà?
Sai chi ci vedo bene, nella parte di Ian Roxy? Harvey Keitel, non penso che troveresti di meglio.
Chili Palmer: Si è bravo, mi colpì in "Rapsodia per un killer".
Bo Catlett: No, quello me lo sono perso. Sennò sai chi altri? Morgan Freeman. Ce l'hai presente?
Chili Palmer: Morgan Freeman...ma non è negro quello?
Bo Catlett: E che vuol dire? Dove sta scritto che Ian Roxy dev'essere bianco? Il colore è proprio quello di cui hai bisogno, ci vuole uno che gli dia carattere.
Ma del copione tu che ne pensi?
Chili Palmer: La prima cosa da cambiare è il titolo. Per intenderci già Murray Saffrin sarebbe meglio di Lovejoy.
Bo Catlett: Non posso che darti ragione. Sai che dobbiamo fare? Tu ed io dobbiamo sederci a un tavolo parlarne e riscriverlo dove serve.
Chili Palmer: E tu ne saresti capace?
Bo Catlett: Non ci vuole niente. Basta solo avere un'idea e riuscire a buttarla giù su un bel foglio bianco, poi chiami uno studente qualsiasi e gli fai aggiungere le virgole, ammesso che tu non sia capace di farlo da solo. Uno studente però ci vuole lo stesso, per le parole difficili. Anche se io ho letto tanti copioni e lo so che sono pieni di sbagli, anche le virgole le mettono a cazzo, perciò non pensare che non sia importante.
Fatto questo non c'è altro, basta scrivere dissolvenza e hai finito.
Chili Palmer: Cosi eh?
Bo Catlett: Così.
Chili Palmer: Non serve nient'altro? Mi dici allora che ho bisogno di te?
Bo Catlett: Perchè io ti offro i miei servizi, ci sono tanti problemi.
Chili Palmer: Bene facciamo così, se ho bisogno di un autista ti faccio un fischio.

Get Shorty


domenica 9 aprile 2017

La cura dal benessere



Lockhart (Dane DeHaan), giovane broker di talento, viene spedito in una località remota delle alpi svizzere, al fine di riportare a New York l’amministratore delegato della sua azienda, che, partito per un soggiorno in un misterioso centro benessere, non è più tornato indietro. Un incidente stradale costringe Lockhart a dover soggiornare nella spa più tempo del previsto e così, guardatosi attorno capisce che c’è qualcosa che non va. 
Pertanto decide di indagare sulle vere intenzioni del Dottor Heinreich Volmer (Jason Isaac), direttore del centro, le cui cure sembrano peggiorare le condizioni dei suoi pazienti.

E' vero che il cinema è arte, ma non bastano belle immagini per fare di un film un bel film.
Se dovessi giudicare La cura dal benessere in base ai movimenti di macchina e alla fotografia direi che è un ottimo film, a tratti mi ha ricordato Youth di Sorrentino...forse per l'ambientazione.
La recitazione non eccelle, ma non è nemmeno pessima. Nella media.
E' la sceneggiatura che non regge. Lo "vendono" come thriller/horror, ma già a metà film si capisce dove va a parare e la tensione scema, quindi tutta le seconda parte è inutile e se non per concludere la storia.
Allora ci si aspetta una virata sull'horror, ma nulla, niente raccapriccio o paura.
Insomma una delusione.
Peccato perché dal trailer prometteva bene.