Henry
Silva, Mark Gregory, Alex Mc Bride, Marina Lotar, Anna Kanakis. Vi
dicono nulla?
Riproviamo.
Enzo G. Castellari, Ruggero Deodato, Sergio Martino, Luigi Cozzi.
Niente?
Quando
ero adolescente, non lavorando, di soldi non ne giravano, quindi non
andavo spesso al cinema. Sino a quando non li passavano in
televisione, film come 1997 Fuga da New York o Blade Runner
non riuscivo a vederli, se non dopo mesi o, nella maggior parte dei
casi, più di un anno dalla loro uscita.
Mi
ricordo bene il “Lunedì film” di RaiUno con le sue produzioni
hollywodiane; i film per ragazzi su Italia 1, sto parlando di
Breakfast Club, I Goonies, Una poltrona per due,
Ghostbuster e Ladyhawke solo per citarne alcuni; o la
serie di Zio Tobia con titoli come Halloween e Venerdì 13.
Ma
è nel pomeriggio su Rete 4 che venivano trasmesse le cosiddette
“chicche”, i cloni italiani delle produzioni americane. Quindi
prima di essere testimone della liberazione del presidente degli
Stati Uniti dalla prigione newyorkese avevo già visto 1990: I
guerrieri del Bronx di Castellari, con i sopra citati Mark
Gregory e Alex Mc Bride (al secolo Marco Di Gregorio e Massimo
Vanni).
Ora
questi film non li trasmettono più e li avevo anche cancellati dal
mio database mentale senonché mi è stato regalato un libro che mi
ha fatto tornare la voglia di rivederli....almeno alcuni.
Si
tratta di “Contaminations – Guida al fantacinema italiano anni 80”, scritto da Daniele Magni che, insieme a Manuel Cavenaghi,
è uno dei proprietari di Bloodbuster, il B-movie store aperto nel
1999 a Milano. Hanno iniziato come una piccola videoteca con a
catalogo “tutto il cinema dalla B alla Zeta” ed essendo degli
esperti nel genere sono riusciti ad ampliare sia la metratura che le
attività fino ad avere la loro casa editrice, specializzata
soprattutto in dizionari e guide.
Su
Contaminations è stato fatto un lavoro certosino prima di ricerca e
poi di visione, e da come sono state scritte alcune schede si capisce
che, per alcuni film, quest'ultima parte non deve essere stata
facile.
E'
una vera è propria guida che non ha nulla a che fare con Il
Mereghetti o altri libri più seri.
Il
“meno serio” che sto utilizzando, in questo caso non è
dispregiativo, ma lo considero un punto di forza. La critica fatta
non è neutra e non vengono usati giri di parole per farti capire se
il film fa schifo oppure vale una visione.
La sensazione è proprio
quella di parlare con un amico davanti ad una birra che da
letteralmente del “vitello bollito” al protagonista di Urban
Warriors oppure che utilizza
frasi come “...tanto peggio di così...” o ”...una
coloratissima farsa fantascientifica che funge da pretesto per
mostrare un po' di tette e culi.”.
E in tutto questo delirio di B-movie futuristici, fantascientifici e
postatomici c'è anche chi è stato in grado di creare un film
montando gli scarti della saga UFO.
Insomma
Contaminations è un libro che tutti gli appassionati di cinema
dovrebbero tenere in casa, perché ritengo che se una guida riesce
farti tornare la voglia di rivedere dei film che pensavi
assolutamente di non voler riguardare, vuole dire che l'autore ha
fatto un ottimo lavoro.
Non
vedo l'ora d'avere tra le mani un'altra delle loro guide: “Ancora
più...cinici, infami e violenti” .