mercoledì 7 novembre 2012

The Big Bang "Superman" Theory


Tutti i film d'azione sono strapieni di americanate, il cattivo di turno spara di striscio al Bruce Willis di turno, aspettando a sparargli il colpo di grazia, e dando modo al nostro eroe di riprendersi e sopraffarlo.
In 007 - Goldeneye James Bond si lancia con la moto giù da un precipizio, e poi a volo d'angelo raggiunge (non si sa per quale legge fisica, la velocità dovrebbe essere la stessa) un aereo in caduta libera precipitato poco prima. Una volta raggiunto il velivolo, riesce (sempre precipitando) a salire a bordo, prendere i comandi e non farlo schiantare.
A noi va bene così, ci facciamo una risata sapendo si tratta di cinema. 

Ma se fossero quattro scienziati nerd (all’ultimo stadio) a vedere quelle scene come le commenterebbero?

La risposta sta nel video sottostante.
I protagonisti della serie televisiva The Big Bang Theory si confrontano sulla scena del film Superman, dove Clark Kent fa sua prima apparizione in costume, blu e rosso con un grande mantello, per salvare la vita a Lois Lane che cade da un elicottero.

E’ veramente esilarante!



domenica 26 agosto 2012

Salvatores rende omaggio a Milano


Con "Happy Family" Gabriele Salvatores racconta Milano, un po' alla Woody Allen con la sua adorata Manhattan, invitando lo spettatore (milanese e non) ad osservarla con più attenzione. Infatti nelle inquadrature della città è quasi completamente assente la strada, i palazzi sono inquadrati obliquamente e dal basso verso l'alto, mostrandone un aspetto che spesso passa inosservato.

La pellicola è caratterizzata dall'utilizzo dei colori: rosso, giallo, blu o verde, mescolati o da soli.
Il rosso (che oltre ad essere il colore della passione e dell’amore è anche quello della famiglia) ad esempio, è utilizzato nella sala da pranzo quando Vincenzo e Anna discutono con Filippo.


C’è un bellissima sequenza in bianco e nero, sulle note carezzevoli del “Nocturne no.20” di Chopin, con la quale il regista rende omaggio alla città rappresentandola con un volto inconsueto, romantico, libero da smog, rumori e cantieri.



sabato 7 luglio 2012

La pubblicità nei film


Era il 1986 quando Jerry Calà estraeva una sigaretta Chesterfield stringendo il pacchetto con il pollice e l'indice appoggiati sul lato stretto dello stesso: in questo modo, apparentemente scomodo e innaturale, il marchio risultava ben visibile e a favore dell'inquadratura.
Ebbene sì, ho visto Yuppies. 
Era un periodo buio della mia formazione cinematografica.

Le major dell'industria del tabacco utilizzavano spesso i film per pubblicizzare i loro prodotti perché, come fece notare nel 1972 la Production Inc. (casa di produzione cinematografica e televisiva) a R.J. Reynolds (produttore di sigarette), “è meglio di qualsiasi pubblicità trasmessa dalla televisione o pubblicata su una rivista, in quanto il pubblico è inconsapevole del coinvolgimento dello sponsor”.
A ruota sono stati seguiti da quasi tutte le altre multinazionali che, trovando la gallina dalle uova d’oro, sponsorizzano i film in cambio di spazi pubblicitari.

Uno dei casi più eclatanti è il film Cast Away considerato un vero e proprio film campagna-pubblicitaria della FedEx azienda di consegne, di cui il protagonista interpreta un dirigente. Lo stesso fondatore e proprietario dell'impresa, Fred Smith, appare in un cameo verso la fine del film. 
Inoltre il naufrago protagonista interpretato da Tom Hanks trova un amico in un pallone da pallavolo, prodotto dalla Wilson Sporting Goods, che chiama appunto Wilson; è il primo caso nella storia del cinema in cui un prodotto di una multinazionale diviene coprotagonista di un film (da manuale la scena in cui Tom Hanks grida il nome "Wilson" per parecchi secondi mentre il pallone si allontana trasportato dalle onde).


Ci sono invece altri marchi, prodotti e aziende di pura fantasia che spopolano nei film in maniera occulta o a favore della sceneggiatura.

Tarantino è un cultore di questi prodotti fittizi: i suoi personaggi fumano sigartette Red Apple, frequentano le catene di fast food Teriyaki Donut e Acuna Boys, utilizzano i taxi della Big Jerry Cab Co., volano con la compagnia aerea Air O., bevono caffe della Oak Ridge Caffee e birra della Old Chattanooga ed  ascoltano musica sul canale radio Austin Hot Wax 505.
In Pulp Fiction, ad esempio, Brett e i suoi amici vengono interrotti da Vincent e Jules proprio mentre stanno pranzando con gli hamburgers del Big Kahuna Burger
Il logo di questa finta catena di fast food hawaiana è stato creato da Jerry Martinez. "Big Kahuna" in gergo può significare una persona importante (quella che viene spesso tradotta con l'espressione "il pesce grosso") o fare l'affare più importante della propria vita ("Il colpaccio").



In The Constant Gardener il medicinale antitubercolare Dypraxa è oggetto di una sperimentazione non etica su pazienti africani. 
Di proprietà della multinazionale Karel Vita Hudson (KVH), il farmaco viene testato in Africa, da parte della società fittizia Three Bees, per un paio di anni, in attesa che la tubercolosi torni a essere un'emergenza sanitaria anche in Occidente. Ma nelle sperimentazioni cliniche, condotte senza andare troppo per il sottile, vengono registrati e occultati gravi danni sulle povere cavie africane: epatiti fulminanti, cecità, emorragie.



Uno dei mezzi di sostentamento del Fight Club e del Progetto Mayhem è la produzione e vendita del sapone. 
A casa di Tyler Durden, un piano viene dedicato proprio alla fabbricazione del sapone (venduto con la marca Paper Street Soap Co.). Oltre ad avere alcuni ingredienti in comune con nitroglicerina e dinamite fatta in casa, il sapone viene fabbricato partendo dal grasso rubato dalle cliniche di liposuzione.



Nel thriller psicologico The Game – Nessuna Regola il ricco uomo d'affari Nicholas Van Orton riceve dal fratello un insolito regalo di compleanno.
Una tessera per iscriversi ad un gioco di ruolo organizzato dalla società Consumer Recreation Services (C.R.S.). Questa esperienza gli cambierà la vita.
Da osservare che il taxi con il quale Nicholas finisce nella baia di San Francisco è della compagnia California Regal Sedans, C.R.S. appunto.



Renaissance. Nell’anno 2054 il mondo è un opprimente groviglio ipertecnologico, dominato dalla multinazionale farmaceutica Avalon, che pubblicizza su schermi giganti il magico elisir di eterna giovinezza e bellezza.  
Specializzata nel settore genetico ha intrapreso esperimenti un tempo inimmaginabili.  Ed è proprio alla scomparsa di una sua ricercatrice inizierà un’indagine che porterà alla luce tutti i suoi oscuri segreti.



La Leda è una grande azienda agro-alimentare ramificata nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espansione verso nuovi mercati e nuovi settori. Il gioiellino, come la chiama il suo fondatore e patron dell'azienda Amanzio Rastelli.
La pellicola di Andrea Molaioli è un'analisi sulla grande crisi finanziaria globale, ispirata alle vicende del crac Parmalat.



Questi sono solo alcuni esempi, ma ce ne sono tanti altri.

domenica 29 aprile 2012

Boeuf Bourguignon (Julie & Julia)


Julie & Julia è un film che stimola costantemente, senza pietà, l’appetito.
Basato su due storie vere, intreccia le vite di due donne che, sebbene separate dal tempo e nello spazio, scoprono che con la giusta combinazione di passione, coraggio e burro tutto è possibile.
Julie Powell (Amy Adams) che, per evadere dalla grigia monotonia della sua vita quotidiana, decide di cimentarsi in un eccentrico progetto unendo le sue passioni per la scrittura e per la cucina: sperimentare personalmente nel giro di 365 giorni tutte le 524 ricette contenute nel celebre libro di cucina "Mastering the art of french cooking" di Julia Child, raccontando l'esperienza in un blog.
E la prorompente Julia Child (Maryl Streep), un'americana trapiantata a Parigi negli anni '60 che, a sua volta, per dare un senso alla sua vita decise di misurarsi con l'arte della cucina francese e che poi, grazie alle sue qualità di chef, pubblicò il best-seller culinario finito nelle mani di Julie.



Questa è la ricetta originale del Boeuf Bourguignon tratta dal libro di Julia Child.

Stufato
Ingredienti per 6 persone
  • 160 g di pancetta
  • 1,4 kg di polpa di manzo tagliata a cubetti di circa 7 cm
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • 1 grossa carota tagliata a grosse listarelle
  • 1 cipolla affettata piuttosto grossa
  • 1/4 di cucchiaino di pepe
  • 1 cucchiaino di sale
  • 2 cucchiai di farina
  • 700 ml di vino rosso (circa)
  • 2/3 tazze di brodo di carne
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 2 spicchi d’aglio
  • mezzo cucchiaino di timo
  • 1 foglia di alloro spezzettata 
Togliere la cotenna e tagliare la pancetta a bastoncini (io ho saltato questo passaggio perchè ho usato pancetta già tagliata a cubetti). Versare la pancetta con la cotenna in una casseruola, ricoprirla di acqua e farla cuocere per dieci minuti.
Scolarla, asciugarla e metterla da parte.
Intanto riscaldate il forno a 230°C.
In un tegame che possa essere messo anche in forno rosolate la pancetta in un cucchiaio di olio per due o tre minuti, poi toglietela e mettetela da parte.
Rimettete la pentola sul fuoco e riscaldate bene il fondo di cottura, asciugate bene la carne con carta da cucina e rosolatela pochi pezzi alla volta, non tutti assieme, scolateli man mano e metteteli da parte.
Tagliate la carota e affettate la cipolla e fatele rosolare nello stesso grasso della carne, eliminate il grasso e poi aggiungete la pancetta e la carne.
Condite con sale e pepe, spolverizzate con la farina e passare in forno senza coperchio per quattro minuti, togliere dal forno, mescolare e rimettere in forno per altri quattro minuti.
Togliete la pentola dal forno e abbassate la temperatura a 160°C, rimettete la pentola sul fuoco e aggiungete il vino e il brodo in modo che la carne ne risulti coperta.
Aggiungete il concentrato di pomodoro, l’aglio schiacciato, le erbe e la cotenna della pancetta e portate a ebollizione.
Coprire la casseruola e infornare, regolare il calore in modo che il liquido sobbollisca molto lentamente per due ore e mezza o tre. La carne sarà pronta quando la forchetta vi penetra facilmente.

Mentre la carne è in cottura preparare le cipolline.

Cipolline brasate
Ingredienti per 6 persone
  • circa 20 cipolline bianche
  • 1 cucchiaio e mezzo di burro
  • mezzo cucchiaio di olio di oliva
  • 120 ml di brodo di carne
  • sale e pepe
  • 1 foglia di alloro
  • 1 rametto di timo
  • 2 rametti di prezzemolo
In una padella riscaldare olio e burro e aggiungere le cipolline.
Farle saltare con delicatezza per dieci minuti cercando di non romperle, versate il brodo salate, pepate aggiungete le erbe e coprite.
Togliere le cipolline dal tegame e metterle da parte.

Funghi saltati
Ingredienti per 6 persone
  • 450 g di champignon
  • 2 cucchiai di burro
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • sale e pepe
Pulite e tagliate i funghi a fette di circa un centimetro.
Fate spumeggiare il burro e l’olio a fuoco vivace.
Aggiungete pochi funghi alla volta altrimenti rilasceranno troppa acqua e non diventeranno croccanti, e cuocete per cinque minuti agitando la padella.
Man mano che sono pronti toglieteli dalla padella, salateli e teneteli da parte.
Per completare il tutto a questo punto la ricetta prevede che si versi la carne giunta a cottura sopra un colino e si raccolga il sugo di cottura, si eliminano le verdure e la cotenna e si fa bollire la salsa per uno o due minuti se è troppo liquida si fa restringere ancora un po’, se è troppo densa si allunga con un po’ di brodo e si versa sopra alla carne con le cipolline e i funghi.

Servite il Boeuf Bourguignon nella sua casseruola oppure su un vassoio accompagnato da patate lessate o pasta o riso bollito e naturalmente tanto pane.

Bon Appétit!




martedì 27 marzo 2012

Il silenzio degli innocenti, la sfinge e Salvador Dalì



La locandina del famoso psycho-thriller "Il silenzio degli innocenti", di Jonathan Demme, a prima vista è soltanto l'immagine del volto di una donna con una falena che le copre le labbra, sul dorso della quale si vede l’immagine di un teschio.

L’insetto in questione è la sfinge testa di morto (acherontia atropos), un particolare tipo di lepidottero che, ancora in stadio di crisalide, il serial killer Buffalo Bill inserisce nel cavo orale delle sue vittime.
La macchia a forma di teschio sul torace ha fatto in modo che questa falena guadagnasse una reputazione negativa, ispirando associazioni con il mondo soprannaturale e con il maligno. Secondo numerose superstizioni, essa è messaggera di guerra e pestilenza, portatrice di sfortuna, arreca gravi disgrazie e morte nelle case in cui vola.

In realtà, il teschio appena accennato in natura è un’illusione ottica, e in verità è formato dai corpi contorti di sette donne completamente nude.


Nel 1951 Philippe Halsman, su disegno del pittore spagnolo Salvador Dalì, scattò la fotografia "In Voluptas Mors" che ritraeva i corpi di sette donne svestite in una posa che, vista da lontano o con disattenzione, poteva far pensare ad un teschio


Mettendo a confronto le due immagini la somiglianza è palese, tanto da far pensare ad una ben consapevole citazione.