venerdì 26 giugno 2009

Il Piano Sequenza


Una delle tecniche di ripresa più affascinanti del cinema è il piano-sequenza: la macchina da presa non stacca mai l’inquadratura così da farla risultare molto lunga ed ininterrotta.
Il piano-sequenza prescinde dal montaggio (che elimina tutto ciò che non serve al racconto) rispettando il tempo del mondo reale.

Brian De Palma nel film “Omicidio in diretta” l’ha usato nella seconda scena ambientata nel palazzetto dello sport. La macchina da presa segue costantemente Nicolas Cage, mentre tutt’intorno comparse e personaggi interagiscono tra di loro.
In “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese possiamo ammirare il lungo piano sequenza che segue Ray Liotta e Lorraine Bracco entrare al ristorante del retro del locale passando per le cucine sino ad arrivare al loro tavolo accompagnati dalla canzone “il cielo in una stanza”.
Quentin Tarantino in “Pulp Fiction” lo impiega per la scena in cui John Travolta e Samuel L. Jackson escono dall'ascensore, camminano lungo il corridoio dell'appartamento di Brett, si fermano davanti alla porta, poi tornano indietro.

Ma l’esperimento estremo è stato fatto, nel 1948, da Alfred Hitchcock con il film “Nodo alla gola”.
La suspense creata da Hitchcock fin dall’inizio non ci lascia mai grazie all’idea di utilizzare 5 (falsi) piani-sequenza.
In realtà la tecnologia di quel periodo non permetteva di registrare che una decina di minuti su una sola bobina, infatti, si tratta di ben 11 piani-sequenza legati fra loro.
Gli stacchi sono mimetizzati in modo magistrale e con precisione millimetrica: mentre sta per finire la bobina qualcuno vestito prevalentemente di nero passa davanti alla cinepresa, oppure viene inquadrato da molto vicino un oggetto scuro (la cassapanca ad esempio), in modo che si possa sostituire e ripartire da dove ci si è fermati.
Questo lavoro richiede una preparazione enorme, perché una sola battuta sbagliata, un solo oggetto fuori posto avrebbe rotto l’incanto e costretto a ripetere tutto da capo.



3 commenti :

  1. anche questo mi è piaciuto tanto! Sto imparando un sacco di cose sul cinema con il tuo blog!
    buona giornata :* la mia lo è già da questa mattina...e tu lo sai... ;)

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  2. sempre di Hitckcok non so se ti è capitato di rivedere Marnie, c'è un piano sequenza molto bello in cui compaiono Marnie e la donna della pulizia nella stessa inquadratura. Sono in due stanze vicine, loro non lo sanno ma lo spettatore sì e resta incollato allo schermo in attesa che la donna delle pulizia scopra Marnie. Un genio della suspence.

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  3. @ emanuela
    Molto bello quel piano sequenza. Mi hai dato lo spunto per un nuovo post "differenza tra suspense e sorpresa" :)

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