martedì 25 luglio 2017

Il cinema nei cinema



Esistono tanti film biografici e non, che parlano di cinema.
Tra i più famosi abbiamo Effetto notte di Truffaut, RKO 281 (che racconta la genesi di Quarto potere), Hitchcock (fa lo stesso con Psyco) oppure Charlot, il biopic  sull'attore, regista, sceneggiatore e fondatore della United Artists, Charlie Chaplin.
Poi ci sono tanti altri film con scene ambientate nelle sale cinematografiche. Quello che viene proiettato sullo schermo a volte è fine a se stesso, ma perlopiù è collegato alla trama stessa del film.
Ecco alcuni casi:

Disastro a Hollywood
Il finale dell'ultimo film di Jeremy Burnell, Fiercely, è troppo cruento. Non solo viene ucciso il protagonista, ma viene barbaramente ucciso anche il suo cane.
Alle richieste del suo produttore di rimontarlo e modificarne il finale, con la minaccia di una mancata partecipazione al Festival di Cannes, il regista, dopo tante titubanze e crisi isteriche, accetta.
Alla presentazione del film, al Palais du Cinema, Burnell attacca le Major rivendicando la propria integrità artistica, ricevendo il plauso del pubblico.
La proiezione della pellicola scorre liscia sino alle ultime battute, quanto si scopre che la versione proiettata è quella con la cruenta uccisione del cane.
La reazione della sala è freddissima.

L'esercito delle 12 scimmie
Verso la fine della storia Cole e Railly, braccati dalla polizia, si nascondono in un cinema che sta proiettando una maratona di film di Alfred Hitchcock.
In quel momento sullo schermo della sala cinematografica possiamo vedere James Stewart nei panni di John "Scotty" Ferguson e Kim Novak in quelli di Madeleine Elster/Judy Barton. Si tratta de La donna che visse due volte.
Anche se in un primo momento il film di Hitchcock sembra essere distaccato dalla pellicola di Terry Gilliam possiamo notare alcune convergenze. Railly si traveste con una parrucca bionda, come Judy si camuffa in Madeleine diventando bionda. Cole la vede emergere da una luce rossa, come Scottie vede July avvolta da una luce verde.
La scena al Muir Woods National Monument del film di Hitchcock era già stata omaggiata nel corto La Jetée (opera ispiratrice della pellicola di Gilliam), facendo si che anche questo collegamento sia in realtà una ulteriore ripresentazione di quel corto.

Bastardi senza gloria
Joseph Goebbels (Ministro della Propaganda nazista) decide di organizzare una serata di gala con tutte le alte sfere del Terzo Reich.
Il luogo scelto per l'occasione è il cinema parigino Le Gamaar, dove viene proiettato il film Orgoglio della nazione, che ripercorre le gesta eroiche del soldato di prima classe Frederick Zoller.
Questo film mostra il cecchino nazista uccidere un'intero plotone americano sparando dalla cima di un campanile. Mentre viene enfatizzato il coraggio e la bravura di Zoller gli yankee vengo presentati come degli inetti.
In realtà si tratta di un cortometraggio (parodia dei filmati propagandistici della Riefenstahl) girato, su richiesta di Tarantino, da Eli Roth, che nel film fa anche la parte di uno dei "bastardi": il sergente Donnie Donowitz (L'Orso Ebreo).


Il favoloso mondo di Amélie
Come ci racconta la voce narrante: "A volte il venerdì sera Amélie va al cinema".
Nella scena all'interno della sala cinematografica la telecamera non inquadra mai lo schermo ma rimane fissa sullo sguardo della protagonista, quindi noi non sappiamo che film è andata a vedere.
Una voce di donna dalla pellicola recita una frase: "...il primo che arriva in fondo alla passerella!", questa frase ci suggerisce cosa viene proiettato.
Jules e Jim di François Truffaut, pellicola non collegata a quella di Jean-Pierre Jeunet se non per il fatto che sono entrambe francesi.

Un lupo mannaro americano a Londra
Pellicola girata da John Landis nel 1981, è la storia di due turisti americani che vengono assaliti da un feroce e selvaggio lupo, nella campagna inglese. Uno muore e l'altro si trasforma in un lupo mannaro.
I due si rincontreranno presto, infatti David (il lupo mannaro) commenta: "Ti sembra normale starsene in un cinema porno a Piccadilly Circus a parlare con un cadavere? Sono felice di rivederti Jack".
La pellicola che vediamo proiettata sulla schermo, durante questo incontro, è See You Next Wednesday.
Si tratta di un finto porno girato ad hoc dallo stesso Landis prima della produzione del film, che viene menzionato in quasi tutti i suoi lavori.

Il secondo tragico Fantozzi
Innanzitutto vorrei spezzare una lancia a favore del professor Guidobaldo Maria Riccardelli dicendo che La corazzata Potëmkin non è una cagata pazzesca, come afferma il ragionier Fantozzi nel film di Luciano Salce.
A mio parere l'opera di Ėjzenštejn va contestualizzata, ricordiamo che è un film del 1925, quindi nel pieno della fase sperimentale della settima arte.
Ejzenštejn sviluppò la teoria dell'Effetto Kuleshov per dare una nuova dimensione al montaggio: attraverso la correlazione o l'opposizione di due immagini in sequenza, ha ottenuto significati e simboli che superano il contenuto delle singole inquadrature. Un'altra tecnica fu quella del Cine-pugno: con l'aiuto di primi piani improvvisi e molto ravvicinati, espressioni violente e azioni serratissime, il cineasta russo mirò shockare lo spettatore.
Ma torniamo al nostro ragioniere. La produzione del film non ottenne i diritti per usare le scene originali, quelle che vengono proiettate furono girate dallo stesso Luciano Salce. Inoltre la corazzata da Potëmkin divenne Kotiomkin e il nome del regista venne modificato in Serghei M. Einstein.
Allora mi domando: la locandina con il titolo originale all'ingresso del cineforum è una cosa voluta oppure è un errore?


Prova a prendermi
Frank Abagnale Jr. è un ragazzo di sedici anni che falsificando assegni e frodando banche guadagna milioni di dollari. Inoltre fingendosi pilota della Pan Am viaggia gratuitamente per tutto il mondo tramite il deadheading (una pratica in cui i piloti ricevono viaggi gratis come cortesia professionale da altre compagnie aeree) tanto da diventare noto sui giornali con il nome di “James Bond del cielo“.
Quando viene a conoscenza del suo soprannome decide di andare vedere il nuovo film della spia britannica Agente 007 - Missione Goldfinger.
Inutile dire che appena esce dal cinema va subito a comprare la Aston Martin DB5 uguale a quella dell'agente segreto di sua Maestà.

Zodiac
Siamo nel 1969 in una San Francisco sconvolta dagli efferati omicidi del killer dello Zodiaco, che terrà in scacco la polizia per quasi due decenni.
A un certo punto della storia, due dei protagonisti del film, Dave Toschie e Robert Graysmith si ritrovano nello stesso cinema a vedere Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!; film di Don Siegel del 1971 liberamente tratto dai fatti di cronaca avvenuti in quel periodo.
Una delle scene che evocano proprio quei fatti è quando Scorpio prende in ostaggio uno scuolabus minacciando il sindaco di eliminare i bambini se non riceverà la somma richiesta, minaccia simile a quella di Zodiac nella pellicola di David Fincher.

Cose Nostre - Malavita
Qui siamo al capolavoro di Luc Besson, che collega il personaggio della sua storia con l'attore che lo interpreta tramite il film che viene proiettato nella sala cinematografica.
Robert De Niro interpreta Fred Blake/Giovanni Manzoni, il pentito più famoso degli Stati Uniti sotto protezione dell'FBI, che con la sua famiglia vive in uno sperduto paesino della Normandia.
Il loro protettore, l'agente Robert Stansfield (Tommy Lee Jones), chiede loro di mantenere un basso profilo e di integrarsi con la popolazione locale.
Agli abitanti del paese Frank dice di essere uno storico della seconda guerra mondiale, pertanto viene invitato al cineclub locale per presentare un vecchio film di guerra con Frank Sinatra.
Blake accetta l'invito contro il parere di  Stansfield, che alla fine decide di accompagnarlo.
Una volta arrivati in loco scoprono che, per uno scambio di pellicole, verrà proiettato Quei bravi ragazzi, film nel quale lo stesso De Niro interpreta Jimmy Conway.
Quando Fred sale sul palco per recensire il capolavoro di Martin Scorsese si lancia in uno struggente amarcord malavitoso. Sarà un successo.
Impagabile l'espressione di Tommy Lee Jones.



sabato 15 luglio 2017

Saul Bass: l'artista dei titoli di testa


Nel 1954 il regista Otto Preminger chiese allo studio Saul Bass & Associates di realizzare la locandina del film Carmen Jones.
Il risultato lo lasciò talmente soddisfatto che gli chiese di realizzare anche i titoli di testa.
L'abilità di Bass nel riassumere un intero film in pochi minuti lo porterà a lavorare con altri maestri del cinema tra cui Alfred Hitchcock e Martin Scorsese.


Questo video raccoglie i lavori realizzati dal designer partendo dal suo esordio sino ad arrivare a Casinò passando per La donna che visse due volte.

Una delle sue più celebri opere è la sequenza di Anatomia di un omicidio. Per questo
 film Bass realizza la sagoma di un cadavere diviso in più parti (ripresa anche nella locandina), che viene da prima composta e successivamente utilizzata come paratesto per inserire i nomi degli attori e dei soggetti coinvolti nelle realizzazione del film. 
Questa idea è un chiaro richiamo al titolo dell'opera di Preminger.