Nella stragrande maggioranza dei suoi film, Alfred Hitchcock amava fare delle brevi apparizioni impersonando passanti o personaggi appena visibili sullo sfondo, talvolta alle prese con situazioni ridicole e divertenti.
La prima fu casuale, solo perché si doveva riempire lo schermo: di spalle, nella redazione di un giornale, in ”The lodger” (1926), il suo terzo film.
Col tempo i cameo del regista inglese diventano una superstizione e, da “Rebecca - la prima moglie” in poi, compare in tutti i suoi lavori.
Nel celebre libro-intervista di Francois Truffaut, Hitchcock ammette che, per permettere allo spettatore di vedere il film con tranquillità, la sua apparizione avviene solo nei primi cinque minuti.
Il cameo più originale è sicuramente quello del film “I prigionieri dell’oceano” dove possiamo notare il regista in una foto su un giornale, a pubblicizzare una dieta dimagrante.
La prima fu casuale, solo perché si doveva riempire lo schermo: di spalle, nella redazione di un giornale, in ”The lodger” (1926), il suo terzo film.
Col tempo i cameo del regista inglese diventano una superstizione e, da “Rebecca - la prima moglie” in poi, compare in tutti i suoi lavori.
Nel celebre libro-intervista di Francois Truffaut, Hitchcock ammette che, per permettere allo spettatore di vedere il film con tranquillità, la sua apparizione avviene solo nei primi cinque minuti.
Il cameo più originale è sicuramente quello del film “I prigionieri dell’oceano” dove possiamo notare il regista in una foto su un giornale, a pubblicizzare una dieta dimagrante.
In questo bel montaggio ecco alcune delle apparizioni con cui “firmava” i suoi film.