giovedì 9 luglio 2009

La tecnica rotoscope


Ci sono state molteplici trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Philip K. Dick:
Il cacciatore di androidi (Blade Runner);
Ricordiamo per voi (Total Recall);
Modello due (Screamers);
Rapporto di minoranza (Minority Report);
I labirinti della memoria (Paycheck);
The golden man (Next).

Quella più originale rimane senz'ombra di dubbio "A Scanner Darkly" tratto dal romanzo omonimo.
In un futuro imprecisato, infestato da droghe di ogni tipo, per trovare i produttori della peggiore tra queste (la sostanza M), un agente della narcotici si infiltra in una piccola gang di consumatori abituali. Per essere credibile anche lui però deve assumere ogni tanto lo stupefacente, finché purtroppo non ne diventa egli stesso dipendente.

Per mettere in scena il mondo paranoico di Philip Dick, Richard Linklater gira un normale live action e poi lo ritocca con l'animazione grafica, ovvero, il cast in carne e ossa viene ripreso dal vivo e successivamente trasformato in disegno animato con la tecnica denominata "Interpolared Rotoscoping".
Questo stile consente di visualizzare le fantasie distorte di Dick in maniera originale senza dover ricorrere alla classica computer grafica 3D, rendendo il tutto visivamente molto affascinante (quasi ipnotico).
Tale effetto è risultato utile anche per giocare con gli stati allucinogeni dei protagonisti tossicodipendenti, cercando di mostrare allo spettatore ciò che essi vedono, sentono e vivono.



I titoli di coda sono preceduti da una lista di persone (amici e conoscenti di P.K. Dick) che hanno sofferto seri danni fisici e mentali in seguito ad un uso massiccio di droghe.

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